Come jewels ho indossato solamente una collana "sculture da indossare", altrimenti si rischia davvero un effetto pacchiano, oltre che ridicolo.
L'AnimalDress è un capo non semplice da portare, infatti non è stato facile neanche per me perché c'è sempre l'incognita caduta di stile. Ho cercato di indossarlo in modo semplice ed essenziale, poiché ritengo che quest'abito non abbia bisogno di molti fronzoli. Deve essere lui il protagonista indiscusso.
Comemivestooggi é in mood slow, perché rallentare può diventare un vero alleato della bellezza.
Stress abbinato all'inverno è la situazione migliore per mettere a dura prova la pelle, quindi prendetevi una pausa per il weekend.
Concedetevi un little trip fuori porta, ad esempio in un antico casolare immerso nel bosco dove trovare silenzio e lentezza.
Sono due parole cadute in disuso e che spesso dimentichiamo, invece dovremmo dare loro l'importanza che hanno, un'importanza che abbiamo perduto col tempo.
Qui potete trovare il piacere di ascoltare la natura e deliziare il palato. Troverete il sapiente connubio tra fascino del passato e comodità dei tempi moderni.
Luogo inoltre ad alto interesse storico e naturalistico. Vedi approfondimenti di Christian a piè pagina, molto interessante.
www.comemivestooggi.it vi dà appuntamento alla prossima settimana, con altri post. Scrivetemi, se vi va, per sapere come è andata con il vostro nuovo cappotto rivisitato e buona vita glamour...
Shoes:Marco Tozzi by Zalando
L’agriturismo evidenzia strutturalmente le antiche culture Medioevali, é facile, sui muri, intravedere anche antichi resti romani, non a caso da anni scavi archeologici nella zona portano alla luce resti del passato romano.
Il casolare acquisì il nome dalla Signora Regina, una delle ultime persone che visse nella struttura e che tramandò l’antica leggenda che avvolge il luogo.
La leggenda ha inizio alla fine del V secolo, quando la pianura friulana veniva devastata, dall'invasione degli Unni condotti da Attila, il quale ferito, si isolò nella località il Bosco per salvarsi la vita. Si narra che durante queste invasioni, i Romani nascosero ori e preziosi per evitare i saccheggi. Nei primi anni del XX secolo, dei contadini arando la campagna nei pressi dei “Prats di Albìn” portarono alla luce anfore ricolme d'oro. I contadini nascosto il tesoro si recarono a casa a festeggiare ma quando il giorno dopo tornarono per prendere il bottino non trovarono più nulla. Probabilmente qualche cacciatore intravide la situazione ed anticipò i campagnoli nel recupero degli ori.
O forse, in realtà, i contadini lo nascosero in quel luogo che la Signora Regina curò e protesse con tanto amore e dedizione e che nessuno ancora oggi osa violare.
Ubicato nella località il bosco, nel parco dello Stella in una zona salvaguardata dall'Unione Europea in quanto Sito di Importanza Comunitaria.
Immerso nell'affascinante passaggio del fiume stella, avvolto da naturalistici boschi ripariali, nei quali all'interno è possibile intravedere olle alimentate dalle peculiari risorgive della zona, caratteristiche impareggiabili che plasmando il microclima, favorirono la permanenza di piante endemiche.
Vengono organizzate gite in carrozza verso affascinanti luoghi naturali, gite in barca sul fiume Stella costeggiando villa Badoglio, villa Otello e l’acquario regionale del ente tutela pesca e gite notturne alla scoperta di caprioli, aironi e fauna selvatica.
Nel retro del casolare padronale, vi è la presenza di un antichissimo vigneto, composto da secolari varietà autoctone, raffiguranti un articolata morfologia che rappresenta la cultura di un tempo.
Su di esso vennero fatti degli studi pubblicati nel libro titolato: La vite nella storia e cultura del Friuli.
Sin dal epoca romana la località fu un sito strategico: il terreno argilloso ed i boschi, furono essenziali materie prime per le fornaci, ed il fiume Stella, un tempo chiamato ANAXUM, fu una strategica via di transito.
Nel periodo medioevale il luogo era chiamato IL BOSCO DI ISERNICO. Rimase per secoli un isola imperiale, un piccolo possedimento austroungarico all'interno di un territorio conquistato dalla Serenissima. Nacquero quindi delle discussioni legate ai confini.
Si giunse al 1753, anno in cui dopo diversi secoli di dispute, le due potenze raggiunsero un accordo, “tracciando” i confini, ed esponendo sul casolare un leone alato, simbolo della condizione di pace della SERENISSIMA.
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Grazie Laura e confermo quello che dici tu!!! Assolutamente "mai più senza".
questo cappotto deve essere un must have in ogni armadio 🙂
belle foto 🙂